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Suonarestella

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New Memphis

Un movimento di rottura, provocatorio, votato all’eccesso e alla sperimentazione giocosa di volumi e cromie, animato da effetti cangianti e luccicanti.

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Seventies today

Ancora oggi sono molti gli aspetti di moda e design che riprendono quell'attitudine all'emancipazione e al culto della trasformazione - cifra stilistica degli Anni Settanta.

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Seventies today

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Tropical Chic

Con le sue atmosfere suggestive e ricche di contrasti, Tropical Chic è uno stile eclettico, che delinea accostamenti audaci, tra forme minimal e colori brillanti.

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Tropical Chic

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Sara Al Haddad
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06
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2024
coming soon

Dan Flavin

Dan Flavin

Quando la luce diventa arte

When Light turns into Art

L’artista americano Dan Flavin (1933-1996) è considerato uno dei pionieri del minimalismo attraverso l’uso della luce. Flavin si è distinto per le sue installazioni con luci al neon all’interno di spazi vuoti e per le sue creazioni tridimensionali. Le luci stesse diventano opere d’arte e i colori emanati emergono come materiali. Il suo utilizzo della luce come strumento ha affascinato e incuriosito tutto il mondo.

Una delle sue opere più famose è l’installazione permanente nella Chiesa di Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa a Milano (aperta al pubblico e da visitare preferibilmente la sera). Il progetto ha inizio quando, nel 1996, il reverendo Giulio Greco chiede a Flavin di portare luce e speranza nel quartiere che stava attraversando un periodo difficile. Flavin crea un’installazione originale usando neon colorati per “dipingere” e accentuare i diversi elementi architettonici della chiesa neoromanica (disegnata dall’architetto Giovanni Muzio). Maneggiando luci e colore, Dan Flavin trasforma l’interno della chiesa e dà nuova vita al quartiere di Chiesa Rossa. Ad oggi, l’installazione rappresenta un grande esempio d’arte moderna inserita in un contesto religioso.

Ph Paolo Terzi

(en)

Dan Flavin (1933-1996), the American artist, is one of the pioneers of minimalism through light. Flavin stood out as an artist by using fluorescent lights in empty rooms and creating three-dimensional artworks. The lights themselves are pieces of art and the colors emitted emerge as materials. The use of light as a medium sparked fascination and curiosity thus making him recognized and requested worldwide.

One of his most famous works is his permanent installation in Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa in Milan (open to the public and advisable to visit during the evening). The project started when Flavin was called by the reverend Giulio Greco in 1996 whose purpose was to bring light and hope to his area that was going through a tough period. Consequently, Flavin created a breathtaking installation by using colored neon lights to “paint” and accentuate the different architectural parts of the Neo-Roman church (designed by the architect Giovanni Muzio). By projecting through light and color, Dan Flavin transformed the interior of the church and revived the area of Chiesa Rossa. To this day, this installation is a great example of modern art incorporated in a religious context.

Ph Paolo Terzi

Una collezione di opere di Dan Flavin è esposta in maniera permanente in Villa Panza a Varese: un rinomato centro d’arte contemporanea che risale al diciottesimo secolo. La villa neoclassica accoglie circa 200 opere con luce e colori realizzate da artisti diversi. Il primo piano, per lo più dedicato a Dan Flavin, inizia con un corridoio lungo ventotto metri al cui interno sono installati duecentosettanta neon colorati. Quando le luci del corridoio sono spente, quelle colorate provenienti dalle stanze sfociano nel corridoio, creando un’esperienza visiva sorprendente. Questo cambio di scenario rivela come luce, ombre e riflessi possano stravolgere l’atmosfera della stessa stanza.

(en)

A collection of Dan Flavin’s work is permanently exhibited in Villa Panza in Varese; a renowned center for contemporary art that dates back to the 18th century. The Neoclassic Villa englobes around 200 artworks related to light & color by different artists. The first floor, mostly dedicated to Dan Flavin, starts with a twenty-eight-meter-long corridor where two hundred and seventy colorful neon lights are installed. When the lights of the corridor are switched off, the colored lights coming from the rooms merge into the corridor, creating a surprising visual experience. This change of scenarios reveals how light, shadow, and reflection can change the whole atmosphere of the same room.

Corridoio con luci accese, Villa Panza - Varese | Ph Alessandro Zambianchi
Corridoio con luci spente, Villa Panza - Varese

Una nuova installazione temporanea dedicata a Dan Flavin è visitabile a Basilea, Svizzera, fino al 18 agosto 2024. Il Kunstmuseum espone cinquantotto opere d’arte dell’artista, di cui trentacinque sono installazioni luminose, ventuno sono su carta, due sono dipinti poco noti e alcune sono opere dedicate all’artista del Rinascimento svizzero Urs Graf.

“La mostra al Kunstmuseum di Basilea pone l’accento sull’osservazione dell’opera omnia di Flavin in un contesto meno familiare: le sue opere, sebbene inizialmente prive di una firma chiaramente riconoscibile, fanno spesso riferimento nei titoli a eventi reali, come le atrocità della guerra o la violenza della polizia, oppure sono dedicate ad altri artisti."

(en)

A very exciting temporary lighting installation dedicated to Dan Flavin is now open in Basel, Switzerland until August 18, 2024. The Kunstmuseum is exhibiting fifty-eight of Dan’s pieces of art, of which thirty-five are lighting installations, twenty-one are on paper, two are paintings barely seen in the past, and some pieces of art dedicated to the Swiss Renaissance artist Urs Graf (1485–1527/28).

“The exhibition at Kunstmuseum Basel emphasizes looking at Flavin’s oeuvre in a less familiar setting: his pieces, although initially without clearly recognizable signature, frequently make reference in their titles to concrete events, such as wartime atrocities or police violence, or are dedicated to other artists”.

Libertà d’espressione e sperimentazione possono diventare arte. Dan Flavin è uno degli artisti che ha infranto le regole dell’arte bidimensionale sperimentando con mezzi nuovi. La sua arte è un esempio della relazione tra luce e spazio: senza la luce non potremmo percepire lo spazio, e senza lo spazio non potremmo cogliere il riflesso della luce. Flavin disse: “La luce potrebbe non essere considerata un dato di fatto, ma per me lo è. Ed è, come ho detto, un'arte semplice, aperta e diretta come è difficile trovarne.” Le sue installazioni evocano esperienze sensoriali che stimolano l’incoscio. Fortunatamente le tre mostre nominate nell’articolo sono ancora tutte aperte al pubblico.

Credits to Andrea Cacaci, Sonja di Blasio e Giada D'Elia per l’aiuto e l’ispirazione

(en)

Free form of expression and experimentation can turn into art. Dan Flavin is one of the artists who broke the rules of two-dimensional art by experimenting with unusual mediums. His art is a great example of the relationship between light and space; without light, we wouldn’t perceive space and without space, we wouldn’t perceive the reflection of light. Flavin quotes “One might not think of light as a matter of fact, but I do. And it is, as I said, as plain and open and direct an art as you will ever find.” His installations evoke indescribable sensory experiences that stimulate the unconscious mind. Luckily for us, the three exhibitions mentioned are still open to the public.

Credits to Andrea Cacaci, Sonja di Blasio, and Giada D'Elia for the help and inspiration

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