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Suonarestella

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New Memphis

Un movimento di rottura, provocatorio, votato all’eccesso e alla sperimentazione giocosa di volumi e cromie, animato da effetti cangianti e luccicanti.

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Seventies today

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Tropical Chic

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Tropical Chic

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Maria Giovanna Manfredi
19
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01
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2023
coming soon

Evasione a palazzo

Dove arte e design trovano luce.

Da Torino a Milano, per poi approdare a Lecce, nel cuore della Puglia: una storia emozionante quella di Anna Maria Enselmi, istruttrice di pilates e vicina di casa di Sottsass, che sin da piccola ritagliava immagini dei pezzi di design che avrebbe voluto possedere un giorno.

Ed è così che a soli 19 anni acquista a rate la libreria Carlton, simbolo del gruppo Memphis, per poi inaugurare una lunga lista di pezzi rarissimi da collezione come lo specchio in cristallo di Sottsass e la Parete organizzata di Gio Ponti creata appositamente per l’azienda Dulciora negli anni Quaranta.

Sito ufficiale di Palazzo Luce palazzolucelecce.com
Ogni acquisto è un colpo di fulmine.

Ma ancor più importante dell’impatto emotivo per lei è la documentazione correlata alla progettazione del pezzo, che “ne trasmette il pensiero” permettendone una profonda comprensione.

A farle da spalla in questo sogno, una grande gallerista e amica, Luisella Valtorta, che accoglie e guida Anna Maria Enselmi nella sua Galleria Dilmos, introducendola al design contemporaneo sin dai primi anni Ottanta e che ancora oggi è al suo fianco in questa avventura.  

Nel 2016 Anna Maria Enselmi decide di acquistare un palazzo Trecentesco nel cuore della Puglia, a Lecce, ex dimora della contessa Maria d’Enghien, per accogliere oltre 30 opere di design museale. Successivamente l’idea del nome, dettato dalla vera protagonista: la luminosità sensibile e caratterizzante che invade ogni angolo, assieme a una commovente casualità: “Luce” era il nome della mamma del precedente proprietario, erede del grande intellettuale Luigi de Secly. Ma Anna Maria Enselmi questo lo scoprirà solo più tardi.

Alla collezione di design era inevitabile associare una collezione d’arte di pari importanza, ed è per questo che subentra Lia Rumma, gallerista pienamente immersa nell’evoluzione dell’arte contemporanea, che si dedica alla selezione delle opere.

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L’intero progetto è frutto della collaborazione di menti straordinarie tra cui architetti, designer e artisti di fama mondiale come Storage Associati, Martino Gamper, Antonio Marras e molti altri.

Non a caso Palazzo Luce nasce principalmente come contenitore di arte e cultura e solo in seguito subentra il tema dell’ospitalità, quindi l’allestimento delle sette suite, tutte diverse e a loro modo uniche proprio perché frutto di diverse visioni creative.

Particolare riguardo per la dimora più antica, affidata all’architetto napoletano Giuliano Andrea Dell’Uva, che ha voluto conservare la solennità originaria con un segno contemporaneo: un affresco dai toni caldi realizzato da David Tremlett, visibile anche dall’esterno, che simboleggia “il passato che insegue il futuro”.

Sito ufficiale di Palazzo Luce palazzolucelecce.com
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Gli arredi sono di Gio Ponti, Pier Giulio Magistretti e la lampada sospesa degli anni ’60 è di Hans Agne Jakobsson, mentre, a corredare il tutto, vi è un sistema di sovrapposizione di pannelli in legno laccato e ottone che integrano la spalliera del letto, e un pavimento molto particolare realizzato con un tessuto in lino di Livio De Simone trattato con resina.

Le due camere superiori si ispirano all’atmosfera di una vacanza mediterranea, con un pavimento di maioliche che rendono omaggio a Gio Ponti e alla lounge Alitalia di New York, simbolo di eccellenza della ceramica italiana nel mondo.

Piastrelle originali, nei toni del giallo ocra, anche nella cucina accogliente e domestica disegnata da Barbara Ghidoni, che introduce con grande “rispetto” elementi contemporanei come pensili rivestiti in ottone ed un piano in marmo giallo Siena.

Living Corriere della Sera Ottobre 2020

Le aree comuni vantano un pavimento in cotto posato a spina gelosamente conservato e si snodano in un percorso labirintico scandito dalla luce e da un susseguirsi di meravigliosi saloni. Dalla sala della musica con le figure laser cut di Kentridge, al bar ideato da Martino Gamper e ai corridoi con le opere di Marina Abramovich sino alla grande terrazza, dove ancora una volta gli arredi di Gio Ponti sono i veri protagonisti della scena, incorniciati da una pergola con tagli sottili disegnata da Guido Toschi Marazzani Visconti.

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Le terrazze e i magnifici giardini mediterranei culminano con un affaccio sul cuore della città: la cavea del Teatro Romano interamente circondata da altissime palme delle Canarie.

Palazzo Luce diviene così la residenza di artisti e centro culturale della città, un luogo di bellezza per lo sguardo e per la mente, raccontato appieno nel docu-film di Alessandra Galletta uscito in anteprima mercoledì 23 novembre 2022 in occasione del Milano Design Film festival.

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